Avevamo già letto Morte nel trullo, Qvimera, Il Pittore editi da BookSprint Edizioni , era impossibile non venire coinvolti nella scrittura e nel rigore stilistico e documentale di ciascun romanzo di Marchitelli che diventa anche rigore civile, restituendo la memoria e la giustizia, laddove storie, fatti e temi di attualità possono venire archiviati messi a tacere. La detection e la suspense, diversi tra loro sono sempre e comunque in armonia e creano atmosfere e situazioni che ci chiamano alla riflessione e all’approfondimento. Una «letteratura di tensione» che diventa romanzo sociale…
Marchitelli è uno scrittore coraggioso : gli avvenimenti che descrive nei suoi noir sono alcuni tra i più drammatici della nostra attulità , la pedofilia, le morti bianche sul lavoro, e l’immigrazione, la droga le trame della mafia che è solo un nome per identificare i traffici riferiti alle organizzazioni criminali ma( in Qvimera ) viene chiaramente identificata: l’ndrangheta.
L’ultimo romanzo ambientato a Milano, s’intitola “Milano non ha memoria” pubblicato da F.lli Frilli nella collana I Tascabili Noir.
Nell’oscurità sonnolenta di un noto quartiere popolare milanese uno strano delitto svelerà inquietanti intrecci e collusioni politico-giudiziarie inimmaginabili…
Una notte umida e piovosa. Il cadavere di un uomo abbandonato sul selciato. Nelle vicinanze del commissariato di Lambrate si consuma l’ennesimo assassinio metropolitano di un extracomunitario. Una fitta serie di depistaggi, intrighi e omissis viene messa in atto per deviare le indagini del commissario Lorenzi da una verità sconvolgente.Chi sono Gladio, Alfa e Vittoria? Che ruolo svolge il club privato Audace sul NaviglioGrande? Che segreto nasconde il camper abbandonato a pochi passi dalla sede del commissariato? Quali particolari conosce Tina, la vecchia staffetta partigiana, che vive una terribile tragedia personale? Mentre Layla, giovane moglie del migrante ucciso, combatte per difendere l’onore della sua famiglia, Cristina Petruzzi, giornalista di Radio Popolare, e la free-lance Marta Jovine conducono un’inchiesta parallela. Sarà però il commissario Lorenzi, tormentato dalla storia d’amore con la reporter della famosa emittente, in un finale tragico e ricco di colpi di scena, a svelarci come nel nostro paese libertà e democrazia siano a rischio oggi più che mai.
Sabato 8 novembre ore 11,30 Presentazione di “Milano non ha memoria”con Gino Marchitelli e Riccardo Sedini di Giallomania