Il 23 novembre in occasione di Bookcity Milano verranno a trovarci molti amici, sarà un’ occasione per parlare della Cina, per discutere, per conoscere libri nuovi per ascoltare le testimonianza di chi è andato e tornato , di chi studia gli aspetti culturali, la politica, la storia, la lingua e le tradizioni di questo Paese cosi legato al nostro quartiere.
Nicoletta Ferro ha lavorato 4 anni per Fondazione non profit Eni Enrico Mattei (FEEM), Shanghai e altri 2 anni sempre a Shangai per la Consea, ora è tornata italiana dopo 7 anni in Cina con 2 figli e parecchio confusa. Ci racconta la Cina, vista da Via Paolo Sarpi a Milano, dove ha deciso di abitare e vivere.
Maurizio Gatti editore di O barra O , la casa editrice che da anni pubblica testi di autori provenienti dalla Cina, Corea, il Sud-Est asiatico, il Centro Asia, con scelte editoriali radicate nelle diverse realtà culturali, storiche, politiche al fine di individuarne le caratteristiche peculiari e leggerne le trasformazioni. La collana in-Asia/gialli, è dedicata a romanzi gialli , in particolare a Robert van Gulik scrittore, diplomatico, orientalista e musicista olandese ed al suo suo celeberrimo investigatore: il giudice Dee. I romanzi di van Gulik sono noti per l’accuratezza nella descrizione della cultura e dell’ambiente cinesi. Il giudice Dee è un personaggio realmente esistito nella Cina dell’epoca Tang, durante il regno dell’imperatrice Wu (VII secolo). La sua straordinaria abilità investigativa è leggendaria, tanto da meritarsi il ruolo di protagonista in un romanzo cinese nel XVIII secolo, I celebri casi del giudice Dee, probabilmente il primo poliziesco nella storia della letteratura.Robert van Gulik riporta alla luce la sua figura nel 1949 e crea intorno a essa la famosa serie di gialli ambientati nel Celeste impero, “I casi del giudice Dee”, intrecciando con maestria intrighi polizieschi e affreschi storici.
Diana LoMeiHing nasce a Hong Kong , studia arte a Milano, artista , scrittrice ed illustratrice vive ora a Bressanone , ha esposto i suoi quadri in prestigiose gallerie d’arte e pubblicato libri sulla cucina cinese. Viene spesso a trovare la famiglia nel quartiere Sarpi a Milano.
Simone Pieranni, laureato in Scienze Politiche, ha fondato China Files, agenzia editoriale con sede a Pechino che collabora con media italiani con reportage e articoli sulla Cina. Scrive inoltre per il Fatto Quotidiano, Wired, Alfabeta2, Micromega, east ed E, il mensile di Emergency. Fino a dicembre 2010 ha collaborato con il manifesto, seguendo la cronaca giudiziaria italiana fino al 2006, trasferendosi poi in Cina, da cui è stato corrispondente.È coautore di Open, non è free (Eleuthera, 2005), Luci ed ombre di Google (Feltrinelli, 2007), Brand Tibet (Derive Approdi, 2010) e La danza del drago digitale (Quintadicopertina, 2011). Esce in questi giorni il suo nuovo libro ” Il sogno cinese” edito da Manifestolibri.
Ringrazio l’Associazione -Diamoci la mano-, in particolare Lidia e Franco per l’aiuto e l’amicizia ,l’editore O barra O con Alesssandro che ha salvato la locandina, e il ristorante Yin Yang che ci sosterrà con il cibo durante a giornata, e ultimo, ma non meno importante Claudio Bianchi, con il quale condivido l’interesse per le tradizioni e le persone che lavorano e animano il nostro quartiere Paolo Sarpi.