Lettera di Lincoln all’insegnante di suo figlio

Lettera di Lincoln all’insegnante di suo figlio

Dovrà  imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini  sono sinceri. Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un  eroe; che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso…. Gli insegni  che per ogni nemico c’è un amico, cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se  ci riesce, e gli insegni il segreto di una risata discreta. Gli faccia  imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti…. Se può, gli  trasmetta la meraviglia dei libri…. Ma gli lasci anche il tempo tranquillo  per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei  fiori su una verde collina. Gli insegni che a scuola è molto più onorevole  sbagliare piuttosto che imbrogliare… Gli insegni ad avere fiducia nelle  proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando… Gli insegni ad  essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi. Cerchi di dare a mio  figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del  vincitore… Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini, ma gli insegni  anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il  buono che vi passa attraverso. Gli insegni, se può, come ridere quando è  triste. Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime. Gli insegni a  schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza. Gli insegni a  vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo al  proprio cuore e alla propria anima. Gli insegni a non dare ascolto alla  gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto. Lo tratti con  gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa  un buon acciaio. Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente. Lasci  che abbia la pazienza per essere coraggioso. Gli insegni sempre ad avere una  sublime fiducia in sé stesso, perché solo allora avrà una sublime fiducia nel  genere umano. So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare… E’ un  così caro ragazzo, mio figlio!
Abraham Lincoln
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